Scheda atleta e questionario per ultramaratoneta
ATLETICA LEGGERA
Quando hai cominciato a praticare l’atletica leggera?
Quali motivazioni ti hanno spinto a iniziare?
Preferisci allenarti in compagnia o da sola?
Quando corri ti concentri: a) sul gesto atletico; b) sull’immagine interna; c) sull’ambiente circostante?
L’allenamento che preferisci e perché.
Quante volti ti alleni a settimana?
Com’è il tuo allenamento?
Quanti chilometri percorri a settimana?
Quante gare fai ogni anno?
Esegui esercizi di stretching, ginnastica, circuit training, yoga o altro e con quale frequenza?
Il tuo rapporto con l’allenatore.
Hai un diario in cui annotare programmi, allenamenti, gare, test?
Il successo che più ti ha gratificato.
Quante e quali scarpe possiedi per allenamento e gare?
ESSERE ULTRAMARATONETA
Cosa ti ha spinta a diventare “ultramaratoneta”?
Qual è la gara estrema che più ti affascina e perché?
Il risultato ripaga sempre lo sforzo profuso in allenamento e gara?
Ti piace il trail running e perché?
Per fare una 100 km quante volte occorre allenarsi a settimana per terminare la prova senza accusare malori e comunque essere in grado nel giro di pochi giorni di ritornare a correre?
In genere il corridore corre e basta e partecipa alle gare domenicali. Poi c’è chi fa dei lavori più specifici, tipo ripetute, fartlek, interval training. È importante anche inserire esercizi di tecnica di corsa, andature per l’atleta ultra?
Conta più la mente, il fisico o il cuore nella sportiva vita di un ultramaratoneta?
In famiglia altri condividono la tua passione o in questo senso vivi isolata?
La gara più bella: racconta.
IL MONDO ULTRA
Il calendario è sempre più fitto: tante gare, tanti atleti partecipanti. In fondo gli episodi drammatici di incidenti, infortuni, morti sono ridotti. Cosa ne pensi?
Il Gran Prix IUTA è ben organizzato?
Ogni manifestazione ha un suo Regolamento, ma non sempre viene rispettato cosa in esso contemplato; per esempio, ristori, spugnaggio, segnaletica percorso a volte lasciano alquanto a desiderare. Come operare al fine di rendere maggiormente fruibile l’evento?
Nella maratona ci sono oltre 12’ di differenza tra il record maschile e quello femminile. Allungando la distanza il divario aumenta. Ma la donna possiede delle qualità di resistenza e di predisposizione alla fatica non certo inferiori all’uomo. Allora influisce in ciò il fattore che l’universo femminile si è dedicato più tardi dell’uomo oppure?
Non ritieni che quella degli integratori sia una moda?
Nel nostro Paese è ancora poco considerato il valore formativo dell’attività sportiva. Cosa fare per migliorare la situazione?
Nel mondo dell’atletica leggera stiamo assistendo all’”onda africana”: nel settore velocità c’è un dominio di atleti giamaicani; nel mezzofondo di atleti keniani ed etiopi. Perché gli africani ancora non sono riusciti a eccellere pure nel mondo ultra? Quando ciò potrà realizzarsi?
Ti è piaciuto questo questionario/intervista?
Alcune note da aggiungere?