Il ritmo respiratorio
Il ritmo respiratorio è il ritmo dei movimenti alternati d’inspirazione e di espirazione, che si verificano durante l’atto respiratorio. Il ritmo respiratorio dovrà essere particolarmente curato negli esercizi sportivi. Durante il semplice cammino, in genere il ritmo respiratorio è 4:4, ossia 4 passi per ogni respirazione (inspirazione + esalazione). Per la corsa il ritmo respiratorio può essere 3:3, in caso di corsa lenta, 2:2 in caso di corsa a ritmo veloce, sino a 1:1 per gli sprint.
Fulvio Massini propone tre livelli di respirazione, in base all’impegno ventilatorio:
1) RF = corsa con Respirazione Facile: è la condizione in cui si corre e si respira con facilità, quindi si è in grado di parlare.
2) RLI = corsa con Respirazione Leggermente Impegnata: è la condizione in cui il respiro è invece un po’ affannato, ossia c’è un aumento di ventilazione e si parla con una certa difficoltà.
3) RI = corsa con Respirazione Impegnata: è la condizione in cui si corre a velocità elevata e c’è una difficoltà estrema di parlare a causa dell’elavata ventilazione.
Massini per evidenziare l’importanza della respirazione, cita il medico e allenatore tedesco Ernst Van Aaken. Questi consigliava ai neofiti della corsa di correre all’andatura in cui era facile comunicare verbalmente. Mentre si avvertirà il cosiddetto “fiatone”, qualora si corre a velocità troppo elevata per le proprie possibilità. L’entità della ventilazione ovvero della quantità di aria che è inspirata ed esalata per ogni minuto, è tanto maggiore quanto più è elevata nel sangue la concentrazione di anidride carbonica. Al contempo, nel sangue la concentrazione di CO2 dipenderà da quanto è impegnata la muscolatura.
SEVERONI S., Respirazione e corsa, Roma 2022.