Controllo posturale
Negli ultimi tempi il vocabolo postura è entrato nel nostro linguaggio quotidiano, in seguito all’aumento di problematiche posturali di cui numerosissimi individui soffrono. Il controllo posturale è un aspetto che incide sulla tecnica di corsa ed è determinante nella prevenzione degli infortuni. Nonostante il sistema di controllo posturale intervenga in qualunque movimento, coinvolgendo gran parte del sistema nervoso e delle strutture corporee, sovente i corridori lo trascurano, in quanto gran parte del suo intervento si svolge in maniera automatica. Ma allenare la postura è fondamentale per ogni corridore, per due motivi principali:
a) l’efficienza energetica della corsa. Migliorando il controllo posturale la tecnica di movimento diviene più economica. Quindi a parità di massimo consumo di ossigeno, va più forte chi è più efficiente, cioè chi spreca meno energia.
b) allenare il controllo posturale è poi fondamentale come prevenzione degli infortuni. Quando questo aspetto è poco esercitato e poi si ritorna a correre all’esterno, farsi male è più facile. Inoltre c’è una relazione interessante tra affaticamento e infortuni. Infatti, la fatica rallenta e depotenzia il funzionamento del sistema nervoso. Di conseguenza gli adattamenti muscolari, articolari e tendinei al terreno arrivano in ritardo o si riducono. Se diminuisce la reattività è più facile inciampare, cadere o prodursi una distorsione.
Come allenare il controllo posturale
Allenare il controllo posturale è perciò importante al fine di ritardare il deterioramento del gesto tecnico e l’aumento del costo energetico, e anche per la prevenzione degli infortuni.
Per esercitarlo ci sono sostanzialmente due modi:
a) gli esercizi attivi di controllo posturale e di equilibrio;
b) il ricorso a stimolazioni inedite, che costringono in maniera inconsapevole l’organizzazione posturale a nuovi adattamenti: ed è in sostanza un problema di scarpe.
Supporti e progressioni
Per esercitare l’equilibrio, si possono utilizzare tavolette, palle e cuscini gonfiabili. Ma gli esercizi attivi migliori per i trailer sono quelli che simulano le situazioni specifiche di disequilibrio, che possono incorrere sui sentieri. Queste, infatti mettono in gioco le strategie anticipatorie del controllo posturale, cosa che gli esercizi statici non fanno. In quest’ottica è interessante correre, camminare o balzare appoggiandosi su supporti distanti e sfalsati come massi e rocce, tronchi d’albero o ausili specifici. Si possono poi svolgere delle progressioni con un appoggio alternativo dei piedi destro e sinistro, a piedi uniti (balzi), o con saltelli su un piede solo. Per complicare le difficoltà e ricercare nuovi livelli di adattamento del sistema nervoso, si possono eseguire le medesime progressioni (corsa, balzi a piedi uniti, saltelli su un piede) all’indietro. Una difficoltà aggiuntiva consiste nel fermarsi completamente, restando in equilibrio dopo ogni balzo o saltello.
Sensi e scarpe
Infine, ricordiamo che il controllo posturale avviene sulla base di informazioni provenienti da vari canali sensoriali: non solo la vista, ma anche la propriocezione e la stimolazione vestibolare. Diminuire il predominio del canale visivo aiuta a sviluppare le altre sensibilità. Ovviamente tutte queste esercitazioni vanno eseguite in sicurezza, compiendo una progressione e cercando di evitare il paradosso d’infortunarsi per aver cercato di migliorare il controllo posturale.
Per quanto riguarda la seconda modalità di allenarlo, è provato da vari studi che passare da scarpe molto protettive a calzature minimali provoca in breve tempo modificazioni positive della tecnica di corsa. Per esempio, il runner passa da un equilibrio rearfoot a uno sull’avampiede, il che si traduce in risparmio energetico. Nel trail c’è un utilizzo di calzature con cushioning importante: sembrerebbe però che un eccesso di protezione porti a una ridotta capacità percettiva e quindi a un peggioramento dell’economia di corsa.
PIETRO TRABUCCHI www.correre.it