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Un’altra maratona per Luca Aiello, che ora sogna il Passatore


Luca Aiello, il podista umbro non vedente, ha corso un’altra maratona. Infatti domenica 19 febbraio 2023 ha completato i 42,195km della 12^ Maratona di San Valentino, 325° con real time di 4h49’08”. Insieme a lui, ad accompagnarlo lungo un percorso tutt’altro che facile, c’era Gabriele Giombetti (Pietralunga Runners ASD), mentre in altre sue imprese podistiche ha avuto come guida Guido Genovese, tecnico FIDAL. Aiello, 50 anni, essendo nato il 26 luglio 1972, dipendente regionale che vive a Ellera.

Luca approda all’agonismo nel 2015. Grazie al coraggio e alla determinazione che lo contraddistinguono sin dall’infanzia, comincia la sua ascesa nel mondo dell’atletica leggera, con la partecipazione a numerose gare locali e nazionali, fino a compiere imprese impensabili. Nel 2018, su proposta del giornalista Paolo Sparro, ha realizzato il cortometraggio 42,000km al buio, che ha ricevuto il Primo Premio della Critica dalla FIDAL. Aiello aveva iniziato a correre al livello agonistico dieci anni fa, con l’amico e atleta Michele Caldarelli, il quale che l’aveva persuaso a diventare un corridore. Da tempo, si allena tutti i giorni, in particolare per il Percorso Verde di Pian di Massiano, assieme Guido Genovese, suo amico e primo sostenitore. Corrono uniti da un nastro che tiene vicine la mano sinistra di Luca e la destra di Guido. Per la società corcianese, che porta avanti la propria attività grazie anche al sostegno dell’associazione L’Unanuova e dell’Avis Corciano, oltre che degli sponsor Bar Lassagì, Enoteca Bocci e Caffeone, la presenza di Aiello in squadra rappresenta uno stimolo in più per crescere attraverso la corsa e per favorire la socializzazione.

CURRICULUM ATLETICO La prima maratona di Luca risale al 26 ottobre 2014 a Perugia (6h02’33”). Il 19 settembre 2015 ci riprova alla 42^ Mugello Marathon, migliorandosi notevolmente con 4h08’42”. Quindi il 21 febbraio 2016 alla 6^ Maratona di San Valentino riesce a scendere sotto le 4h con 3h50’24” (PB). Il 5 novembre 2017 partecipa alla TCS New York City Marathon 4h49’57”, tenendo alti in quel caso i colori dell’Umbria e anche dell’Assessorato Regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, che lo aveva scelto come simbolo ed esempio positivo di come, attraverso la forza di volontà, sia possibile superare barriere fisiche e culturali e raggiungere traguardi significativi. Il Comune di Corciano aveva desiderato riconoscere l’impegno di Luca, con il sindaco Cristian Betti che gli ha consegnato una pergamena. Aiello, che ha trovato nella squadra dei L’Unatici quella che appare come una vera e propria famiglia unita dall’amore per lo sport del podismo, vive in maniera sorridente e scherzoso il proprio stato di non vedente e ricorda come «ogni allenamento e ogni gara deve servire per lanciare un messaggio di positività per quanti vivono situazioni di disabilità. Per persone come me, lo sport è uno strumento importante d’integrazione e di promozione della salute. Da quando ho iniziato a correre, sto meglio fisicamente e psicologicamente, sono passato da 100 a 74 kg e mi sento più sicuro di me stesso, nonostante la mia disabilità».

Il 23 dicembre 2017 alla Maratona del Grillo impiega 4h11’55”. Il 19 gennaio 2020 alla Corsa di Miguel un ottimo 44’25”. L’11 aprile 2021 – in tempo di pandemia – alla Strasimeno 21km Luca impiega 1h40’35”. Il 19 settembre 2021 alla Maratona di Roma è finisher ancora con 4h04’37” è vince il titolo di Campione Italiano FISPES di specialità cat. T11 (non vedenti).Il 27 marzo 2022 alla Maratona di Roma impiega 3h55’33”. Quest’anno il 22 gennaio a La Corsa di Miguel un buon 52’47” sui 9,95km. Ma il curriculum atletico di Luca è arricchito dalla sua partecipazione a cinque ultramaratone. Il 18 marzo 2018 corre la Strasimeno 58km in 6h23’21” in preparazione alla 100 km del Passatore del 26 maggio, che conclude in 13h33’06”. Il 17 marzo 2019 ancora la Strasimeno, con un sensibile miglioramento cronometrico 6h09’15”. IL 30 giugno l’impegnativa Pistoia-Abetone Ultramarathon in 6h40’21”. Il 6 ottobre l’UltraRoma 50k (4h11’30”). A Terni domenica scorsa Luca ha confidato che ora è intenzionato a prepararsi alla 49^ 100 km del Passatore del 28-29 maggio.
Chi desidera conoscere nel dettaglio la storia di Luca Aiello, può leggere il libro Corriamoci sopra, Alieno editrice,di Luca Aiello e Maria Carmela Furfaro, ove sono raccontate la vita e le imprese sportive del maratoneta non vedente Luca. La storia di Luca, calabrese di origine, caparbio e determinato fin dall’infanzia, è a tutti gli effetti una lunga dichiarazione d’amore per lo sport e per la vita.
Ecco com’è presentato il libro autobiografico:
Tutte le tappe che hanno segnato il suo cammino di uomo e atleta sono raccontate in queste pagine con intelligenza, ironia e stupore come in un romanzo: l’infanzia di un ragazzino vivace, la scoperta della malattia, le difficoltà, la grande passione per la musica, l’amore, lo sport che lo porterà a cimentarsi in sfide sempre più grandi e ambiziose per non smettere di sognare. Così da storia personale, quella di Luca diventa storia sociale e il suo fare sport un forte simbolo di resilienza, a testimonianza che la trasformazione del dolore in qualcosa di positivo è davvero possibile. Corriamoci sopra è anche un modo per esorcizzare la malattia, per ri-conoscerla, per ridisegnare la propria vita sviluppando altri sensi, è soprattutto l’affidarsi a qualcuno con cui superare gli ostacoli e arrivare al traguardo. Per l’altro, l’accompagnatore/preparatore atletico, significa correre in due e per due, essere gli occhi di chi non vede. Un’azione necessariamente armonica, importante e tecnicamente precisa, che richiede uno studio attento del percorso nei minimi dettagli, la previsione di ostacoli e difficoltà, l’anticipo di movimenti nel gesto atletico e nei cambi di ritmo. Perché se è difficile affrontare la propria disabilità nel quotidiano, lo è maggiormente nel mondo della competizione sportiva, tanto più se si sceglie, come ha fatto Luca, di gareggiare anche con i normodotati, come quando ha partecipato, nel 2017, alla Maratona di New York e a molte altre gare che tuttora lo vedono protagonista, come la gara internazionale di triathlon.

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