Vit. D: i dosaggi per l’adulto e quali prodotti scegliere
La vit. D è un nutriente che il nostro organismo produce grazie all’esposizione alla luce solare. Per questo motivo, la carenza di vitamina D è diffusissima tra gli italiani e gran parte della popolazione la deve assumere da integratore.
È da evitare l’assunzione in “megadosi” mensili, ma anche in dosi settimanali: è sempre preferibile assumere la dose fisiologica giornaliera, o a giorni alterni, che per l’adulto è di 1.000 UI al giorno, o 2.000 UI ogni 2 giorni, come dose di mantenimento. In caso di carenza servono invece 2.000 UI al giorno per alcuni mesi. Questi sono i dosaggi standard, ma ci sono persone che faticano ad assimilarla e quindi necessitano di 2.000 UI al giorno in modo continuativo.
ESAMI La carenza di vit. D si può determinare con i seguenti esami ematici: vit. D, paratormone (PTH), calcemia, fosforemia.
MODALITA’ D’ASSUNZIONE È importante assumere l’integratore durante un pasto principale, perché serve la presenza di grassi per l’assimilazione. L’integratore va assunto durante tutto l’anno, non solo in inverno.
Non va associato l’integratore di vit. K2, come molti credono: a oggi non esistono raccomandazioni ufficiali in questo senso, probabilmente a causa della poca forza delle evidenze scientifiche finora trovate
Gran parte degli integratori di vit. D in commercio è ricavata da prodotti derivanti dall’allevamento di animali (la lana delle pecore), che comporta sempre la successiva macellazione (in qualsiasi tipo di allevamento, gli animali sono alla fine uccisi). Chi segue una dieta vegetale per motivi etici deve quindi fare attenzione a scegliere invece integratori senza ingredienti animali: ne esistono diversi in commercio, con vit. D3 ricavata dai licheni.
www.accademianutrizione.it