Paola Pigni, la prima maratoneta italiana
Paola Pigni è scomparsa l’11 giugno 2021 all’età di 75 anni. Nell’occasione il presidente FIDAL Stefano Mei ha dichiarato: «È stata la pioniera della grande atletica, la donna copertina, esempio e stimolo per tante atlete, della sua generazione e delle successive. Troveremo certamente un modo per onorare la sua memoria». Atleta certamente tra le più rappresentative del mezzofondo azzurro, la Pigni ha vestito per 33 volte la maglia della Nazionale ed è stata anche primatista del mondo dei 1.500m (1969). Nata a Milano il 30 dicembre 1945, ha iniziato come velocista (12”9 nei 100m e 27” nei 200m a 16 anni), salendo poi fino a dedicarsi di preferenza ai 1.500m. Non esita però ad esplorare il fondo, avventurandosi perfino nella maratona, corsa a Roma il 31 dicembre del 1971 in 3h00’47”2. Nella Notturna di Milano del 1969 porta a 4’12”4 il record mondiale dei 1.500m. Sono tempi di rapida evoluzione per il mezzofondo femminile e più tardi, nella stessa stagione, ai Campionati Europei di Atene, pur migliorandosi ulteriormente con 4’12”, deve accontentarsi del 3° posto dietro Jaroslava Jehlicková (4’10”7, nuovo record del mondo) e la stessa Gommers (4’11”9). Il medesimo fenomeno e in forma ancor più eclatante, si verifica ai Giochi Olimpici del 1972 a Monaco: pur migliorando il suo record italiano 3 volte nel giro di 5 giorni (4’09”53 in batteria, 4’07”83 in semifinale e 4’02”85 in finale), nella gara decisiva finisce ancora 3^, dietro la russa Lyudmila Bragina (4’01”38, nuovo record del mondo) e la tedesca dell’Est Gunhild Hoffmeister (4’02”83). Eccezionali i suoi titoli nel cross, nel 1970 al Cross delle Nazioni a Vichy, i 2 trionfi Mondiali nel 1973 a Waregem e nel 1974 a Monza. Allenata dal marito Bruno Cacchi, vincitrice di 19 titoli nazionali, dai 400 ai 3.000m e nel cross, nonché dei Giochi del Mediterraneo del 1975, ha detenuto anche i primati italiani di numerose distanze: 400m con 54’2 (1966); 800m con 2’01”98 (1975); 1miglio con 4’29”5 (1973), a suo tempo record mondiale; 3.000m con 8’56”6 (1973); 5.000m con 15’53”6 (1969); 10.000m con 35’30”5 (1970) e 33’39” in gara ufficiosa (1972). Il 31 dicembre 1971 ci fu a Roma la 7^ edizione della Maratona di San Silvestro. In una giornata piovosa furono circa 2.000 gli atleti al via. 1.035 i classificati nei diversi percorsi con 89 finisher della maratona. In gara anche Paola Pigni Cacchi, da poco mamma e per la prima volta a correre una maratona. Ella fermò il crono in 3h00’47”2, vicina al primato mondiale femminile ufficioso di Chryl (2h49’40”), sulla distanza che allora era olimpica solo per gli uomini. La prima donna a completare una maratona era stata Kathy Switzer appena 5 anni prima. Poi, nell’estate 1972, la Pigni ha vinto i 1.500m ai Giochi Olimpici di Monaco. Nel 1976, Paola s’infortuna seriamente e quindi si sottopone a una serie di 13 interventi chirurgici a un piede, ma non riuscirà più a ritornare alle gare e nel 1979 si ritira dall’agonismo. Avrebbe comunque continuato a correre per passione fino alla tarda età.La Pigni si ripresentò alla Maratona di San Silvestro il 6 gennaio 1988, per l’edizione 22bis. Paola fu la 1^ donna sui 20,420km, con il tempo di 1h33’12” nella gara con partenza allo Stadio delle Aquile dell’Acqua Acetosa, dove ha allenato le atlete della nazionale del pentathlon moderno. Diplomata all’ISEF e laureata in Scienze motorie, in seguito la Pigni è entrata come dirigente nella Federazione Italiana Bocce.
Paola Pigni (foto Archivio FIDAL)