Come si misura (bene) la pressione arteriosa
La pressione arteriosa è un indicatore importante dello stato di salute che può essere misurato facilmente in casa o in farmacia. Si “legge” grazie a due numeri: la pressione sistolica (il numero più alto) e la pressione diastolica (il numero più basso). È importante seguire alcune precauzioni per misurarla correttamente, come rilassarsi prima della misurazione, sostenere la schiena, ecc.
La pressione arteriosa (o sanguigna) è un importantissimo indicatore dello stato di salute. Non è un caso che durante una visita medica sia uno degli esami che non mancano mai, anche perché è semplice da eseguire. Così semplice che lo si può anche fare in farmacia o a casa, avendo ovviamente l’apparecchiatura adatta (che ha comunque ormai costi contenuti).
Il fatto che sia un esame semplice non significa che non si debbano seguire alcuni accorgimenti. Ma prima cerchiamo di capire cos’è la pressione sanguigna, cosa indica e come misurarla correttamente.
Cos’è la pressione arteriosa
La circolazione del sangue nel nostro corpo segue i principi dell’idraulica: in fondo si tratta di un fluido che scorre nelle arterie e nelle vene, esercitando sulle pareti di queste una certa pressione. Attraverso la sua misura si può insomma capire quanto sono sollecitate, cioè che sforzo stanno sostenendo per “contenerlo” e, di conseguenza, quanta fatica sta facendo il cuore a pompare il sangue nel sistema.
Cosa indica
Più nel dettaglio, la pressione sanguigna si misura in “mmHg”, cioè in millimetri di mercurio. La lettura completa è composta da due numeri:
– Pressione sistolica (il numero più alto) che indica il valore di pressione raggiunto dal sangue quando il cuore lo pompa.
– Pressione diastolica (il numero più basso) che indica il valore di pressione raggiunto dal sangue quando il cuore è a riposo fra un battito e l’altro.
Sono considerati valori normali quelli pari a 130/80 (per alcuni 120/80), mentre i valori superiori sono descrittivi di uno stato di ipertensione e quelli inferiori di ipotensione.
Se è vero che i valori più elevati possono essere indicatori di uno stato di sofferenza del cuore (che, nei casi più estremi, possono arrivare all’arresto cardiaco) anche quelli bassi (cioè di ipotensione/bassa tensione) non sono da trascurare, anche perché possono indicare condizioni di grande spossatezza, annebbiamento delle capacità mentali, sino allo svenimento o al collasso.
Come misurarla correttamente
Come dicevamo, è possibile “leggersi” la pressione arteriosa anche a casa, con apparecchiatura apposita. Per farlo correttamente è però opportuno seguire alcuni accorgimenti, anche perché dei valori diversi dalla media, in più o in meno, potrebbero allarmare inutilmente. In altri termini: potrebbe non trattarsi davvero di pressioni troppo alte o troppo basse, ma solo di pressione rilevata in maniera imprecisa.
Vediamo come fare.
Cinque minuti
Prima di ogni rilevazione, rilassati per qualche minuto, possibilmente almeno cinque. Misurare la pressione dopo che è stato fatto uno sforzo anche contenuto come camminare restituisce valori più alti della realtà.
Sostieni la schiena
Se te la misuri sul bordo del letto lasciando la schiena libera (ma obbligata a sostenerti), la pressione potrebbe essere più alta di 10 mmHg. Siediti comodamente su una sedie con schienale, appoggia la schiena e i piedi a terra.
Le braccia
Non trascurare la posizione del braccio su cui la misuri: se è più basso del cuore, la lettura che restituisce può essere più alta anche di 23 mmHg. Appoggialo quindi su un tavolo o una superficie che lo mantenga all’altezza del cuore (comunque non più basso). Il braccio dove effettui la rilevazione è indifferente.
Le gambe
Per non sbagliare, non sederti con le gambe incrociate o con i piedi sollevati da terra. Se lo fai, la lettura della tua pressione potrebbe essere sballata di 10 mmHG.
A pelle nuda
Il misuratore di pressione – che tecnicamente si chiama “sfigmomanometro”, è composto da una camera d’aria a manicotto/bracciale, che si infila nel braccio e che vien gonfiata durante la misurazione. All’estremo opposto del tubo che esce dalla camera d’aria e che viene usato per gonfiarla e sgonfiarla si trova l’apparecchio vero e proprio che si occupa di misurarla. Il manicotto/bracciale va fermato all’altezza del bicipite, in modo da essere allineato con il cuore.
Il manicotto va applicato sul braccio direttamente a contatto con la pelle, senza interporre alcuno strato di tessuto, che potrebbe restituire letture più elevate anche di 40 mmHg.
È importante non stringere troppo il manicotto (in genere viene tenuto in posizione da una chiusura velcro), perché se viene esercitata troppa pressione dalla camera d’aria, la lettura tende a essere più alta.
Fai la pipì prima
Ebbene sì: anche avere la vescica piena può influire sulla lettura della pressione. Se è pienissima potrebbe aggiungere fino a 33 mmHg di pressione.
Non parlare
Suvvia: per misurartela ci impieghi una manciata di secondi, puoi resistere alla tentazione di parlare con chi è vicino a te? Puoi eccome, anche perché il farlo potrebbe aumentartela di 15 mmHg. Che possono non sembrare tanti, ma possono distinguere un soggetto sano da uno con una lieve ipertensione.
Non assumere niente prima
No, non devi bere alcolici o superalcolici né assumere cibo prima della misurazione. Stesso discorso vale anche per caffè o il tè. Dobbiamo specificare che vale altrettanto per le sostanze stupefacenti? Beh, presumiamo che tu non ne assuma, ma nel caso, te lo diciamo lo stesso.
21.06.2023 www.runcard.com