Tanti i protagonisti al Gran Sasso: vincono Pessina e Moroni
Domenica 28 luglio 2024 alle ore 8:30 ha avuto inizio la 13^ Ultramaratona del Gran Sasso da Santo Stefano in Sessanio (AQ) a 1.250 metri di altitudine. Il vincitore è stato Simone Pessina (ASD Bergamo Stars Atletica), in 3h19’35”. Una grandissima carriera atletica agonistica per lui, che iniziava con il mezzofondo circa 20 anni fa correndo il 30 giugno 2005 gli 800m in 2’02” a Bovisio Masciago e alzando, anno dopo anno, l’asticella, fino a correre la 100km con tempi importantissimi: il 10 settembre 2022 in 6h53’16” a Winschoten.
Tra le donne ha vinto Federica Moroni (ASD Dinamo Running) in 3h44’05”, 8^assoluta, terza vittoria per lei, che aveva già vinto il 25 luglio 2021 in 3h35’54” e il 31 luglio 2022 in 3h39’07”. Specialista della 100km su strada, il 27 agosto 2022 ha partecipato con la Nazionale ai Mondiali 100 km corsa su strada, classificandosi 9^ in 7h31’45”. Poi ha stabilito il nuovo record femminile di 100km il 17 febbraio 2024 alla Ultramaratona del Conero in 7h27’50”.
Tra i tanti protagonisti da menzionare Massimo Miri (ASD Podistica San Salvo) che ha vinto la categoria M60 in 4h08’10” (26° assoluto), precedendo Lucio Caroni (Tartarughe Della Kirghisia) 5h24’24”, Lorenzo Moretti (Atl. Urbania) 5h26’24”, Matteo Simone (ASD Atletica la Sbarra) 5h27’19”, Antonino De Nicola (Salerno Marathon) 5h28’14”.
Gli ultimi atleti classificati sono stati Barbara Cosma (M.C. Manoppello Sogeda), 517^ in 9h02’01” e Antonio Fierro (Pol. Dil. Tè Bota Team) M55, 518^ in 9h27’01”.
Ottimi i ristori dove anche i vegani hanno potuto degustare al volo buonissime cibarie come il pane, olio e pomodoro; anguria a volontà; ristori distanti anche meno dei 5km con diverse bibite tra le quali acqua naturale e frizzante, sali minerali, thè, coca cola.
Tra i protagonisti da menzionare anche i fotografi con gli ottimi scatti alla partenza e, soprattutto, durante la gara, tra i quali il grandissimo Alzo Zaino (classe 1935) accompagnato da sua moglie Vera e Luca Bonanni, espertissimo ed ex decatleta, contentissimo per suo figlio che salta con l’asta sempre più in alto e ora con il Centro Sportivo Aeronautica Militare. Portando a casa stanchezza, ma tanta felicità, eventuali premi graditi sempre e nuove consapevolezze per continuare ad allenarsi da soli e in gruppo scegliendo nuove
sfide stimolanti, gradevoli, affascinanti da poter condividere con altri.
Tra i tanti protagonisti, da menzionare anche alcuni animali incontrati durante il lungo percorso di 50km tra i quali un bellissimo falco che volava in alto con le sue bellissime ali e un bellissimo gregge di pecore tra i prati immensi.
Non da meno, tra i protagonisti da menzionare c’è l’apprezzatissima acqua da bere e versarsela addosso per rinfrancarci dal calore e raffreddare il nostro corpo messo non a dura prova ma a uno sforzo prolungato ma gestibile, considerato che siamo allenati e conosciamo benissimo il nostro corpo.
Tanti incontri, tanti saluti, tanta fatica apprezzando luoghi naturali spettacolari immensi, con vette di circa 2.500 e la più alta il maestoso Corno Grande, una grande opportunità turistica di fare sport, davvero il grande piacere di correre oltre.
Tra gli incontri al momento della partenza da menzionare quello con l’atleta Tiziana Antonucci (ASD Bergamo Stars Atletica).
Di seguito alcune sue risposte ad alcune mie domande.
Cosa dicono familiari, amici, colleghi? Dedicarsi alle ultramaratone è perfettamente incompatibile con la razionalità. Per fare questo tipo di gare devi essere un po’ irresponsabile, incostante, incosciente, pazzo, ostinato, egocentrico, umile con te stesso e con gli altri, ma spesso permaloso e una testa calda, ma soprattutto devi essere un ‘sognatore’ cronico. Difficilmente chi usa la razionalità in questo tipo di ‘ultra’ potrà mai dedicarsi alle ultramaratone e semmai lo farà, ne uscirà fuori rapidamente.
Tra gli incontri in gara da menzionare quello con la Maricel Gonda Mendoza (ASD Sabaudia Athletic Club).
Di seguito alcune sue risposte ad alcune mie domande.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? I miei familiari sono molto fieri di me per quello che faccio, anche i miei amici mi riempiono di complimenti con i loro messaggi dopo ogni mia gara, e sono convinta che anche mio padre da lassù e molto fiera di me.
Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport? Ho scoperto di avere tanta determinazione, resistenza e forza mentale, e che questo sport mi fa stare bene con me stessa.
Un tuo messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? Se volete stare bene con voi stessi praticate sport.
Tra gli incontri post gara da menzionare Mimmo Carlucci.
Di seguito alcune sue risposte ad alcune mie domande.
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? I familiari continuano a ribadire che sono matto, invece per mia cognata Maria V. sono un punto di riferimento.
Ti diverti correndo le ultramaratone? Certo che mi diverto, mi ritrovo con tanti matti.
Qual è il segreto del successo? Sacrifici – disciplina e perseveranza, e nella testa sempre la frase “impossible is nothing“.
Come trovi tempi, spazi e modi per allenarti? Per conciliare famiglia e lavoro l’unico momento della giornata per allenarmi è la mattina prestissimo.
Come ti prendi cura del tuo corpo? Massaggi, meditazione, yoga? Faccio meditazione dinamica, esercizi yoga pilates, stretching attivo e doccia fredda sulle gambe. .
Matteo SIMONE