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Ritratti di atleti: Michal Sula

Il viaggio di Michal nel mondo della corsa è una testimonianza di determinazione incrollabile, superamento delle avversità e ricerca dell’eccellenza. La sua storia è segnata da risultati straordinari, resilienza di fronte alle sfide e una ricerca incessante della grandezza.

Fu nel 2013 che Michal allacciò per la prima volta le sue scarpe da corsa, intraprendendo un percorso che lo avrebbe portato a imprese straordinarie nel regno delle ultramaratone. Due anni dopo, nel 2015, completò la sua prima ultramaratona, un momento decisivo che avrebbe segnato l’inizio di un viaggio eccezionale.

La sua abilità nelle ultramaratone è a dir poco straordinaria, come dimostrano i record che detiene per la Serbia in una moltitudine di discipline ultra. I risultati di Michal sono una testimonianza della sua ineguagliabile resistenza e del suo spirito incrollabile:

  • 6 ore: 88,915 km (2021)
  • 12 ore: 151,444 km (2022)
  • 24 ore: 266,452 km (2023)
  • 50 km: 3:22:15 (2022)
  • 100 km: 6:57:27 (2022)

Nonostante questi notevoli risultati, il passaggio di Michal dalla rappresentanza della Serbia alla Slovacchia non è stato privo di complessità. Dopo essersi trasferito in Slovacchia sette anni fa e aver ottenuto la cittadinanza tre anni dopo, la decisione di Michal di competere per la Slovacchia è nata da un senso di orgoglio e dalla ricerca di risultati migliori, anche all’età di 50 anni. La sua decisione è stata una testimonianza del suo incrollabile impegno a rappresentare la patria dei suoi antenati con onore e orgoglio.

L’inizio del 2024 è stato incredibilmente positivo per Michal, che è diventato due volte campione della Slovacchia sia nella 24 ore che nella 100 km. Guardando al futuro, i suoi piani sono tanto ambiziosi quanto stimolanti. A settembre, gareggerà in una gara di 12 ore in Slovacchia, con l’obiettivo di battere sia il record slovacco che quello mondiale nella categoria di età M50, attualmente fissata a 155 km. In seguito, parteciperà a una gara di 24 ore a ottobre, con l’obiettivo di superare i 270 km.

La dedizione incrollabile di Michal al suo mestiere è ulteriormente sottolineata dal suo rigoroso regime di allenamento, guidato dai consigli di Ljupco Cvetkoski di “Dinamo” Pančevo. La ricerca dell’eccellenza da parte di Michal è una testimonianza dell’indomito spirito umano. Nonostante le esigenze fisiche e le sfide che ha dovuto affrontare, la storia di Michal è una testimonianza dell’inflessibile ricerca della grandezza, incarnando l’essenza stessa di ciò che significa spingere i limiti del potenziale umano. Il suo viaggio è fonte di ispirazione per tutti, un promemoria che con resilienza e dedizione incrollabile, i confini del successo sono destinati a essere ampliati e ridefiniti. 

Mirsad Abdakovic – Comitato per la comunicazione IAU

www.iau-ultramarathon.org

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