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Come respirare durante la corsa

Respirare durante la corsa usando soprattutto il naso porta numerosi benefici nell’attività sportiva e nella vita di tutti i giorni. Scopriamo come.

Farlo con il naso, i vantaggi

In centinaia di migliaia di anni di evoluzione il naso si è sviluppato per svolgere al meglio la sua funzione, ovvero proprio quella di farci respirare bene. Quali sono però, nello specifico, i vantaggi? Innanzitutto le cavità nasali sono strutture naturalmente preposte a filtrare l’aria in entrata che, a seconda dei casi, è riscaldata, umidificataripulita. Pensate allo smog: se respiraste solo con la bocca immettereste nei polmoni aria completamente sporca, con conseguenze negative per la salute. Le narici sono poi sì più piccole della bocca, ma proprio questo permette di immettere ed espellere le corrette quantità di ossigeno e anidride carbonica. L’anidride carbonica non è infatti solo una sostanza di scarto, ma è fondamentale per permettere all’ossigeno di arrivare ai tessuti. Respirare bene con il naso permette inoltre di stimolare il diaframma. Questi sono alcuni dei vantaggi per la nostra salute e non se ne verifica nessuno quando inspiriamo ed espiriamo con la bocca.

Sotto sforzo

Naturalmente quello che vale per il respirare bene nella vita quotidiana porta a maggior ragione benefici a respirare durante la corsa in modo adeguato. L’obiezione che più spesso mi viene fatta è poco scientifica e si riduce a un: “Non ce la faccio, ho provato, ma è difficile”. Se non si è abituati impiegare la respirazione nasale negli allenamenti, la cosa all’inizio non sembra naturale, non perché non lo sia, ma perché magari per anni si è fatto tutt’altro. Riprendere a respirare bene e con il naso richiederà quindi un piccolo sforzo, che sarà poi ripagato dai risultati sulla salute e sulla performance. I runner che non ascoltano il proprio respiro e corrono a bocca spalancata (spesso ansimando) non riusciranno a gestire correttamente le proprie energie e a lavorare in modo adeguato sul motore aerobico, accrescendo la capacità polmonare. I corridori che non sanno respirare sono spesso quelli che concludono le sedute molto stanchi e sempre con il fiatone. La corsa dovrebbe invece essere un’arma per rilassarsi, migliorare in forma, benessere e salute, rinnovare corpo e mente. E la respirazione corretta è cruciale.

Respirare durante la corsa: quando usare la bocca

Anche la bocca ha comunque una sua funzione nella corsa e respirare con essa non è proibito. Deve però avvenire solo in determinati contesti. Di norma è il corpo a deciderlo, senza coscienza. Un classico esempio sono le situazioni di “combatti o fuggi”, in cui l’organismo aggira i meccanismi di difesa e protezione ponendosi come unico obiettivo la sopravvivenza. In questi casi, in cui lo stress è alto, l’adrenalina in circolo e i battiti del cuore accelerati, si ha spesso una respirazione solo orale o mista. È la situazione in cui ci si trova a una gara o durante lavori molto intensi. Detto questo, non è il tipo di condizione in cui ci si dovrebbe trovare spesso, nemmeno in allenamento. Le gare e le sedute molto intense sono un discorso a parte, perché dovrebbero occupare solo il 10-20% del programma totale. Per il resto degli allenamenti va prediletta la respirazione nasale, quella che il corpo ricerca negli stati di quiete, dove utilizza le risorse per nutrirsi, rigenerarsi e riparare i tessuti.

Ascoltarsi, sempre

Se impariamo ad ascoltarci, se sappiamo allenarci, programmare e gareggiare rispettando i meccanismi fisiologici di quella meravigliosa macchina che è il corpo umano, salute e performance potranno essere ottenute all’unisono e non una al prezzo dell’altra. È questa la vera via della corsa.

ROBERTO VECCHIONI                                                         www.correre.it

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