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Daniela Lazzaro vince il titolo italiano di 24h a Verona

Sabato 14 e domenica 15 settembre 2024 a Verona presso lo stadio Adolfo Consolini è andata in scena la 30^ Lupatotissima, che ha previsto 3 gare individuali: 6h, 12h, 24h e 3 gare a Staffetta: 6x1h, 12x1h, 24x1h. La 24h è valida come Campionato Italiano FIDAL 2024 di 24h. 75 atleti hanno partecipato a questa gara assai impegnativa e 65 al Campionato, con starter alle ore 10 di sabato. Vittorie per il campione Marco Visintini con 241,61km ed Elsie Cragnel Bergamasco con 174,538km.

4^ donna assoluta e 1^ cat. CF la 70enne veneta Daniela Lazzaro con 150,241km, che invece il 14 aprile all’UMF Venice era stata 3^ con 153,960km, MPI cat. SF70.

Così l’atleta tesserata per l’ASD Barizza Sport, professoressa di matematica e poi dirigente scolastica in pensione, racconta la sua felice esperienza veronese.

Com’è andata la gara?

Nonostante condizioni non eccezionali (per l’agitazione non sono riuscita a dormire la notte tra venerdì e sabato: purtroppo spesso per me è così), è andata bene. Non sarei riuscita a fare di più, già portarla a termine così è stato impegnativo, ma si spera sempre.

Soddisfatta del tuo tempo e piazzamento in classifica?

Sicuramente del piazzamento in classifica, 4^ assoluta dopo 3 concorrenti della cat. FIDAL AF (sino a 49 anni). Per la distanza percorsa, si sogna sempre di poter fare miracoli! Ma forse il vento, qualche problema di stomaco, non mi hanno portato, anche a credere, di raggiungere un risultato migliore. Di notte alcuni momenti di demotivazione: per fortuna che c’erano i massaggi!

Difficile il percorso di gara?

Il circuito è circolare, presenta brevi ondulazioni, che stavolta ho “sentito”. Il percorso circolare (tipologia criceto che tanto criticavo!) ha di positivo che, anche di notte, incontri sempre persone, saluti, sorridi e così sicuramente le ore trascorrono meglio.

Cosa hai assunto in gara?

Mi sono fermata per mangiare la pasta, ho assunto frutta e frutta secca, patate e riso che mi ero preparata a casa, cracker e alcune con la marmellata. Ho bevuto molta acqua, a volte un po’ di té, 2 o 3 caffè. Niente gel, una sola barretta.

Come è stata impostata la preparazione alla gara?

Ho seguito la tabella inviatami da Stefano Severoni, con maggior successo rispetto ad altre. Sono andata in crisi la settimana prima della gara, forse per la tensione pre-gara. Io sono una lenta, che tende a camminare veloce quando può: la tabella di Stefano mi ha aiutato a capire che si può (e si deve correre) tra un allungo e l’altro, che servono cambiamenti di ritmo alternati alla corsa lenta. Questo per migliorare. Ancora purtroppo, dopo le prime 23 ore (a volte di più) di corsetta, inizio la camminata, per me molto più rilassante e difficilmente riesco a riprendere a corricchiare, almeno a tratti. É una cosa che mi riprometto sempre di riuscire a fare, ma invece mi riesce difficile o impossibile. Proverò ancora.

Nel prossimo anno parteciperai alla medesima manifestazione?

Credo di sì, però ritengo che una 24h è molto lunga, richiede molta testa, soprattutto, in questo caso, la notte, quando hanno dovuto interrompere le comunicazioni e la possibile musica. Per fortuna erano presenti sostenitori soprattutto per le Staffette e qualcuno ha inserito un po’ di musica.

Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? Quali le maggiori criticità? Direi che l’organizzazione logistica è curata e attenta. Ottimi i volontari, massaggiatori, medici. Per mia abitudine migliorerei i ristori (mi riferisco alle 24h): mi trovo bene con patate lesse, un po’ di parmigiano, pane e forse un’ulteriore pasta. Nella precedente 24h (e non l’avrei mai detto), ho assunto con soddisfazione un uovo sodo! 24 ore sono lunghe: lo stomaco ha necessità di assorbire l’acido che produce.

Il rapporto qualità/prezzo lo ritieni positivo?

Non ho nulla da eccepire al riguardo.

Quale episodio in particolare ricordi?

Rivedo i passaggi notturni, le chiacchiere con i diversi concorrenti, i sorrisi: è fondamentale trascorrere assieme le ore di buio, chiacchierando, raccontando tanti episodi, salutando. E pure la ricerca di qualcuno che da un po’ non vedi “girare”: starà dormendo? E poi ricompare…

Questo l’articolo del CR FIDAL Veneto FIDAL – Federazione Italiana Di Atletica Leggera

STEFANO SEVERONI

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