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Webinar 26 settembre 2024

Giovedì 26 settembre alle ore 18:30 si è svolto il webinar “I rimborsi ai volontari sportivi e gli aggiornamenti su collaboratori, sicurezza nello sport, tutela sanitaria e su cosa fare per la stagione 2024-2025”. La dott.ssa Katia Arrighi e il dottor Paolo Rendina sono stati i relatori di questo interessante e ricco webinar organizzato da Consulenti dello Sport, riservato agli affiliati FIDAL Lombardia.

Nel corso del webinar sono state affrontate nello specifico le seguenti tematiche:

safeguarding;

‒ volontari sportivi;

‒ sicurezza nell’ambito del lavoro;

‒ tutela sanitaria.

L’avvocato Rendina ha subito evidenziato la novità della figura del safeguarding, il quale tutela le minoranze. L’introduzione di tale figura è stata prorogata però alla fine del 2024.

Deve avere una qualifica sportiva? No, non esistono neanche corsi formativi in merito. Deve avere conoscenza della realtà sportiva, dialogare con atleti, genitori, istruttori, per divenire un componente del Consiglio Direttivo della società sportiva. È una figura nuova. Bisognerebbe sceglierlo all’esterno dell’associazione. Non è necessario che sia un dirigente di alto livello. È obbligatorio nominare un safeguarding per tutelare la società, soprattutto nelle associazioni ove avvengono fatti incresciosi.

Chi devo scegliere? Una figura che possa garantire quel compito.

È necessario un corso obbligatorio? No.

In base a quali criteri lo scelgo? Onorabilità, non abbia precedenti penali.

Questa figura deve stare nei luoghi sportivi o è solo ricettore di comunicazioni? Le società a volte operano in più campi. La figura del safeguarding è di coordinamento; egli è il coordinatore di più attività. Deve impegnarsi affinché le linee guida per la tutela delle persone fragili siano seguite, non è un “carabiniere”. Rendina aggiunge che esiste il safeguarding officer, il quale riceve le denunce.

Nelle associazioni in base a come lo scelgo? Competenza, autonomia e indipendenza, deve garantire questa figura, secondo la normativa vigente. Uno dei compiti del safeguarding è la comunicazione, oltre alla denuncia; egli deve creare con l’associazione momenti formativi di sensibilizzazione. Non è vietato che più associazioni abbiano il medesimo safeguarding.

È obbligatorio il pagamento? Non c’è tariffario nel decreto governativo, in attesa di aggiornamento.

Esistono polizze assicurative che tutelino? Nel mondo dello sport italiano Attualmente no,

Si è poi passati al tema sui volontari sportivi. I volontari sono persone che collaborano nelle associazioni, poiché hanno tempo libero. É volontario colui che non percepisce alcun compenso, ma ha solo un rimborso di spesa, secondo quanto indicato dall’Art. 29 del D.Lgs 36/2021. Dal luglio 2014 la normativa è modificata. Il rimborso è fissato ora fino a 400 euro mensili per spese, in caso di manifestazioni riconosciute dalla Federazione di appartenenza. Il rimborso forfettario è riconosciuto anche per manifestazioni nel comune di residenza dell’interessato, prima no. Rendina aggiunge che la novità è che dopo luglio 2014, i rimborsi devono essere comunicati al Servizio delle attività dilettantistiche, ma questa sezione per ora non esiste, in quanto la legge di conversione è entrata in vigore solo ad agosto.

Si è quindi passati a trattare la tematica della salute e sicurezza nella gestione dello sport. A partire dal 1° luglio 2023, chiunque possa attestare di operare per la tutela sanitaria in ambito sportivo è inquadrato come lavoratore sportivo (T.U. 81/2018). Il responsabile dell’associazione/società sportiva deve garantire sempre la tutela della salute (Art. 33 del D.Lgs 36/2021). Per i volontari sportivi trova applicazione l’Art. 21 del D.Lgs 21/2008. Ai lavoratori sportivi si applicano le vigenti disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (T.U. 81/2018), in quanto compatibili con le modalità della prestazione sportiva. Per i soli percettori di reddito sportivo inferiore a 5.000 euro/anno, può trovare applicazione l’Art. 21 Co. 2 del T.U. 81/08, stabilendo così che, solo per questi, possono trovare applicazione le regole previste per i lavoratori autonomi.

Per i volontari sportivi con compensi superiori a 5.000 euro all’anno, gli adempimenti per i datori di lavoro sono:

‒ Nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP).

‒ Nomina del medico competente.

‒ Fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI).

‒ Informazione e formazione.

La tutela sanitaria del lavoratore sportivo segue la normativa stabilita dall’Art. 33 del D.Lgs 36/2021. Il lavoratore sportivo è sottoposto a controlli medici di tutela della salute nell’esercizio dell’attività sportiva.

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