Gianluca D’Amario racconta la sua Spartathlon
Gianluca D’Amario, 50enne tesserato per MC Manoppello Sogeda, abruzzese residente a Civitaquana (PE), domenica 29 settembre ha tagliato il traguardo della Spartathlon, di 245,3km in 35h52’27”. In totale sono stati gli 7 atleti italiani dei 20 partecipanti che hanno completato la storica Spartathlon, giunta quest’anno alla 42^ edizione, vinta per la 4^ volta consecutiva (2021-2024) dal greco Fotis Zisimopoulos in 20h18’43”, davanti all’uruguaiano Roman Fernando Andres Martínez e al francese Florian Robin.
Si tratta per D’Amario della sua 58^ ultramaratona e la 9^ in questo 2024, per un totale di circa 4.500km percorsi in appena 6 anni di attività agonistica.
Questi i suoi PB nelle ultradistanze: 50km: 4h27’54” (2022) – 100km: 10h17’16” (2023) – 6h: 66,555km (2022) – 24h: 182,163km (2022) – 6gg: 508,662km(2023).
Ecco il racconto della sua performance greca:
Com’è andata la gara? La gara è andata bene, alla fine sono arrivato. Non è stato semplice, anzi, dicono sia stata una delle edizioni più difficili di sempre; il caldo ha reso la gara estenuante, con circa il 50% di ritirati.
Soddisfatto del tuo tempo e piazzamento in classifica? Considerando che ho avuto problemi a cominciare dal 30°km, l’aria era irrespirabile, aggiungiamoci anche problemi di stomaco che mi hanno rallentato tanto, direi che sono molto soddisfatto! Sono arrivato tra gli ultimi, non ho nemmeno visto i piazzamenti, ma quando ho realizzato che era fatta, l’ho camminata con calma la parte finale della gara: qui l’importante è arrivare, poco importa a che posizione.
Difficile il percorso? Il percorso non è semplicissimo, o meglio, è quasi tutto asfalto, con 1,6km di salita in montagna e poi 3km circa per scendere. Ci sono pendenze importanti, ma il tutto è reso più difficile dai 75 cancelli orari, che non ti danno tregua.
Le condizioni meteorologiche sono state favorevoli o meno? Le condizioni meteo, il caldo, hanno reso la gara un vero inferno!
Cosa hai assunto in gara? In gara ho assunto gel, 2 ogni ora almeno; elettroliti, tanta acqua, succo di frutta e coca cola: avrò bevuto almeno 50 litri di liquidi.
Come è stata impostata la preparazione alla gara? A dire il vero la gara l’ho preparata in soli 50 giorni: ho saputo che avrei partecipato l’8 di agosto. Col coach Enrico Vedilei sono riuscito a fare questa preparazione, è lui che mi fa i piani di allenamento. Qualche gara di 6 ore ho fatto come allenamento, 1 di 8 ore e il giorno dopo una 50km a Santo Stefano di Sessanio a fine luglio, 1 lungo di 70km, altre uscite di 30km, un po’ di allenamenti di qualità, mi sono rimesso un po’ in forma.
Nel prossimo anno parteciperai alla medesima manifestazione? Sì, parteciperei di nuovo alla Spartathlon il prossimo anno e anche i successivi. É una gara che non puoi spiegare, che ti prende continuamente a schiaffi, ma tornerei sempre, finché sarà possibile.
Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? Quali le maggiori criticità? Per quanto riguarda l’organizzazione, direi che non c’è molto da dire, sono sempre accoglienti a tutti i ristori, che sono vitali. L’unica cosa che ricontrollerei sono le distanze tra i 75 cancelli, avendo corso sempre al limite della chiusura dei cancelli, mi è sembrato che spesso le distanze dichiarate fossero più lunghe, anche 200 metri sono importanti per chi è al limite, solo questo.
Il rapporto qualità/prezzo lo ritieni positivo? Il rapporto qualità prezzo è buono; l’iscrizione può sembrare cara, ma oltre ai costi di gara bisogna considerare le notti in albergo gli spostamenti in pullman, quindi non è molto.
Quale episodio in particolare ricordi? Per quanto riguarda gli episodi, perché non si può parlare di un solo episodio, rimando, chi lo desiderasse, a leggere il racconto dettagliato della gara che ho postato su facebook: (9) Facebook