Riforma dello sport, uno sportello per le società
Annuncio di Manuela Levorato in occasione dell’incontro sul Safeguarding tenuto dall’avvocato Morandini
Nasce in Veneto uno sportello di assistenza alle società sulla riforma dello sport. La novità è stata annunciata dalla vicepresidente FIDAL Manuela Levorato in occasione dell’incontro che ieri sera, nella sala Coni dello stadio Euganeo di Padova, ha approfondito il tema del safeguarding con un intervento su “Nomina Responsabile, MOG e codici di condotta. Riflessioni, considerazioni e casi pratici” a cura dell’avvocato Maria Cecilia Morandini.
Il servizio, a titolo gratuito, coinvolgerà un professionista del settore particolarmente vicino al mondo dell’atletica che, in giorni e orari determinati, sarà a disposizione delle società per rispondere a problematiche e dubbi generati dalla nuova normativa in materia di lavoro sportivo e non solo. L’iniziativa partirà a breve, con ogni probabilità entro la metà di dicembre.
L’incontro allo stadio Euganeo si è aperto con i saluti istituzionali portati dal Commissario Straordinario Alessandro Londi e da Manuela Levorato. È poi intervenuto l’avvocato Maria Cecilia Morandini che ha condotto un’ampia e interessante disamina sul tema del safeguarding.
Il Commissario Straordinario Londi ha quindi relazionato sulle novità in arrivo in merito al lavoro sportivo e no. Nel complesso, una serata riuscitissima, che ha coinvolto un gran numero di società ed è diventata occasione di confronto e di scambio di esperienze utili a migliorare la qualità e la competitività del “sistema atletica”.
SAFEGUARDING
Safeguarding è definito come il processo di protezione delle persone vulnerabili, bambini e adulti, da molestie, abusi e sfruttamento. Gli obiettivi del Safeguarding sono quelli di garantire un ambiente sicuro e accogliente in cui tutti siano valorizzati e rispettati e congiuntamente disporre pratiche di prevenzione, contrasto e sanzione di qualsiasi condotta discriminatoria, forma di abuso e/o sfruttamento sulla persona, in ogni ambito, per ragioni di razza, origine etnica, religione, età, genere e orientamento sessuale, idee politiche, status sociale, disabilità e risultati delle prestazioni sportive.
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27.11.2024 www.fidal.it