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Kirsty Coventry presidente CIO: sconfitto Sebastian Coe

La prima donna e prima africana alla guida dello sport mondiale: l’ex nuotatrice dello Zimbabwe Kirsty Coventry è stata eletta al primo scrutinio. Solo 8 voti per Coe, icona dell’atletica e presidente di World Athletics.

Con 49 voti su 97 espressi, Kirsty Coventry ha riscritto la storia dello sport mondiale. Eletta al primo scrutinio presidente del CIO, l’ex campionessa olimpica di nuoto dello Zimbabwe è la prima donna – e la prima africana – a ricoprire questo ruolo nei 131 anni di vita dell’organizzazione. Un cambio epocale, sancito a Costa Navarino (Grecia) durante l’assemblea generale del CIO, che ha visto Coventry superare sei candidati uomini, tra cui alcuni nomi pesanti del panorama sportivo internazionale.

Tra questi, il nome conosciuto da tutti gli appassionati di atletica, era quello di Sebastian Coe. Presidente di World Athletics dal 2015, due volte oro olimpico nei 1500 metri (Mosca 1980 e Los Angeles 1984), Coe era considerato tra i favoriti grazie anche al suo profilo internazionale e al suo contributo come organizzatore dei Giochi di Londra 2012. La sua visione di un’“olimpiade moderna”, inclusiva di premi in denaro per i medagliati dell’atletica a partire da Parigi 2024, sembrava potesse fare presa. E invece, l’esito è stato sorprendente: solo 8 voti, un risultato spiazzante.

Coventry, 40 anni, ha invece ottenuto il quorum immediatamente, sostenuta apertamente dal presidente uscente Thomas Bach. “Oggi è stato rotto un altro soffitto di cristallo”, ha dichiarato con emozione dopo l’elezione. “Sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del CIO, e la prima africana. Spero che questo momento possa ispirare molte persone, soprattutto le giovani ragazze, a credere nei loro sogni”.

Pur precisando che “non si tratta di una vittoria delle donne sugli uomini”, Bach ha salutato con entusiasmo l’inizio di una nuova era. Coventry – già membro del CIO dal 2013 e ministra dello sport in Zimbabwe – sarà ora chiamata a guidare lo sport globale in una fase delicata, con sfide cruciali in termini di sostenibilità, equità e diritti degli atleti.

21.03.2025 www.correre.it

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