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Giacomo Grillo festeggia le 150 maratone più ultra

Sabato 6 luglio a Serra de’ Conti (AN) l’atleta Giacomo Grillo ha tagliato, partecipando alla 9^ Sei ore de’ Conti, il prestigioso traguardo della 150^ gara tra maratone e ultramaratone portate a termine nella sua carriera atletica. A Serra in sei ore Giacomo è riuscito a percorrere 43,939 km, classificandosi tra gli uomini al 105° posto su 185 partecipanti, in una gara dal percorso impegnativo, che ha previsto un giro iniziale ondulato di 8,9 km e poi un circuito di 1.625km da ripetere più volte all’interno del borgo marchigiano.

L’atleta tesserato dal 2022 per l’Atletica Winner Foligno, cat. SM65, mentre nelle stagioni 2011-21 ha vestito i colori di Amatori Podistica Terni, ha tagliato il prestigioso traguardo in terra marchigiana, degno di rilievo per uno come lui è affetto da sclerosi multipla e il quale è costretto a combattere non solo la fatica, ma pure la malattia. Giacomo è nato il 9 ottobre 1958 a Terni e ha iniziato con le ultramaratone nel 2012. Ha portato a termine finora 24 ultramaratone, di cui 10 sulla distanza di 100 km, comprendenti 7 volte il classico Passatore; 1 volta la 100 miglia del Muro di Berlino di agosto, svariate 6 ore e gare sui 50 km. Tra le sue maratone, ben 40 all’estero, segno che viaggiare lo gratifica. Inoltre egli ha vinto la medaglia di bronzo ai Campionati Europei Master di Maratona in Polonia. Lo scorso 26 maggio Grillo ha completato la 49^ 100 km del Passatore in 16h53’32” dopo essere riuscito a febbraio in Giappone a completare il circuito delle Major, comprendente le maratone che si svolgono nelle città di New York, Boston, Chicago, Londra, Berlino e Tokyo, iscritto così nel Guinness dei primati. Egli è stato già campione paralimpico di maratona e campione di mezza maratona.

I suoi PB sono: mezza maratona 1h48’32” (Foligno, 2019); maratona 4h05’37” (Terni, 2017); 50 km 5h22’08” (Recanati, 2022); 100 km 14h15’24” (Faenza, 2019).

A festeggiare questo traguardo di 150 gare su lunga distanza in 15 anni di attività agonistica non è potuta mancare la consorte Clarita Reali (nella foto in alto assieme a Giacomo). «Ma vogliamo mettere la compagnia della mia dolce metà! Il mese di luglio per noi rappresenta due bellissime date e ricordi 46 anni di conoscenza e 39 anni di matrimonio. Come dite? Siamo anziani? No! Diversamente giovani. Grazie per tutto Clarita Reali».

Giacomo ci ha confidato che ogni anno corre circa 2.300 km tra allenamenti e gare. Ogni annata agonistica comporta il consumo di ben quattro paia di scarpe Nike.

Per quanto concerne i suoi obiettivi a breve, medio e lungo termine, dopo aver centrato il traguardo di 150 M+U, Giacomo ha in programma di partecipare il 13 ottobre a Budapest ai Campionati del Mondo di Maratona, a cui è già iscritto.

L’obiettivo del suo allenamento è di «riprendere la velocità per la gara lunga, stare più a lungo possibile sulla strada con un passo non lento».

Il suo programma di allenamento attualmente prevede 4-5 sedute a settimana di corsa, senza altre esercitazioni, mentre in passato ha praticato nuoto e spinning, prima di abbracciare la corsa. Il lunedì è il tradizionale giorno di scarico con corsa lenta di rigenerazione per circa 6 km. Il martedì è invece dedicato alla seduta specifica di circa 10 km, che prevede, dopo un classico riscaldamento, 3 km con ripetute di 200-300-400 m e infine 1 km di defaticamento. Il mercoledì è la volta della corsa lenta collinare di 10 km. Il giovedì invece 10 km al ritmo di 20-30” più veloce del ritmo della gara (corto veloce). Il venerdì 6 km di corsa lenta di rigenerazione. Il sabato invece totale riposo fisico. La domenica è dedicata alla competizione su distanze varie.

Per quanto riguarda l’aspetto alimentare, Giacomo confida che «cerco di mangiare sano e con cibi genuini, non in scatola ma freschi».

Giacomo è un personaggio di quelli che meritano di essere menzionati in modo positivo. Grazie allo sport, il ternano è riuscito a centrare il traguardo più bello contro la malattia, mostrandosi un combattente, che non si arrende, assai “resiliente”, alzando di volta in volta l’asticella, ma senza strafare, consapevole delle sue possibilità, ma altresì delle sue criticità: per tutti, un esempio di sportività.

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