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Correre sulla sabbia: sì o no?

La seduzione di correre sulla sabbia alle prime luci dell’alba o con le ombre lunghe del tramonto è per il runner come il richiamo di una sirena: impossibile resistervi. Prima di correre in riva al mare, magari scalzi, meglio però seguire alcune semplici indicazioni.

La sabbia è un ottimo elemento ammortizzante, ma passare dalla corsa con regolari calzature a quella scalzi costituisce per molti un’insidia da non trascurare. 

Correre scalzi vuol dire esporre il tendine d’Achille a un superlavoro eccentrico, cioè a un grande stiramento, perché solitamente la calzatura con una intersuola più alta limita questa escursione. 

La battigia ha solitamente un piano inclinato con una pendenza variabile: se teniamo il mare alla nostra sinistra, il piede destro sarà oltremodo sollecitato da un movimento di pronazione esasperato con ripercussioni possibili sul tendine di Achille, sulla fascia plantare e sul tibiale posteriore. Senza la protezione della calzatura, poi, la pronazione può essere oltremodo facilitata. 

La sabbia stessa, poi, esalta i difetti dell’appoggio. Esempio: se ho un’area di iperpressione mediale, cioè all’interno del piede, il cedimento della sabbia in quella zona potrà incrementare ulteriormente la rotazione del piede con una maggiore perdita dell’assetto ideale. 

Caso diverso è la corsa sulla sabbia asciutta per piccoli tratti, eseguita come esercizio tecnico: uno stimolo muscolare su gran parte del piede. 

7 consigli se volete correre sulla sabbia

Vediamo allora dei semplici consigli per chi vuole correre in riva al mare: 

• fate sempre stretching con cura prima di iniziare l’allenamento;

• evitate di correre dove la battigia offre una pendenza eccessiva; 

• correte dove la sabbia appare più compatta quindi non troppo lontani dall’acqua: l’appoggio deve trovare una superficie di una certa consistenza per trasmettere al meglio l’impulso motorio; 

• utilizzate regolari calzature: correre a piedi scalzi è sempre un grosso rischio per tendini e articolazioni dei metatarsi;

• è opportuno invertire il senso di marcia ogni qualche chilometro perché la battigia è sempre leggermente inclinata: se avete un arto leggermente più corto del controlaterale cercate invece di tenerlo dalla parte opposta rispetto al mare;

• non eccedete mai nel chilometraggio;

• fermatevi se affiorano sintomi dolorosi ai piedi o agli arti inferiori.

Chi non deve correre scalzo

È sconsigliato correre sulla sabbia e in particolar modo scalzi in riva al mare: 

• quando si è sofferto in passato di tendiniti del tendine di Achille;

 • se abbiamo i piedi piatti;

• se in passato si sono avvertiti dei problemi alla parte anteriore del piede come metatarsalgie;

• se ci sono stati dei problemi alle tibie come periostiti; 

• in condizioni di sovrappeso; 

• gli atleti over 40.

www.correre.it

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